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nota 301
me di ingratitudine el tenere piú conto del maggiore debito che del minore.
E che le faccende in che ho servito e’ Medici, che dependono dal pontificato, non dallo stato di Firenze, non fanno indizio che naturalmente e’ governi stretti mi piaccino, né la qualitá del vivere mio che è stato sempre modestissimo ed incorruttibile, debbe apresso a chi lo considera tórre fede che in me non possi essere animo quale si conviene a uno cittadino moderato ed amatore della patria, e che, non dichiarando tra dua governi male ordinati quale mi dispiaccia manco, se giá non fussi sforzato dalla ragione a fuggire quello che ha manco facilitá o speranza di riordinarsi, non s’abbia a credere che uno modo di vivere bene composto e bene regolato mi piacerebbe sopra tutti li altri. E che le faccende in che ho servito e’ Medici, che dependono dal pontificato, non dallo stato di Firenze, non fanno indizio che naturalmente e’ governi stretti mi piaccino, nè la qualitá del vivere mio che, con tutta la prosperitá e licenzia grande che io ho avuto, é stato sempre modestissimo ed incorruttibile, debbe appresso a chi lo considera tórre fede che in me non possi essere quello animo che si conviene a uno cittadino moderato ed amatore della patria, e che non dichiarando tra dua governi male ordinati quale mi dispiaccia manco, se giá dalla ragione non fussi sforzato a fuggire più quello che ha manco facilitá o speranza di riordinarsi, non si abbia a credere che uno modo di vivere libero, bene composto e bene regolato mi piacerebbe sopra tutti gli altri.

V. — Della duplice revisione alla quale il Guicciardini sottopose il suo Dialogo, crediamo necessario dare una documentazione il piú possibile completa. Tralasciamo soltanto alcune correzioni di minima importanza, come inversioni di parole, eliminazioni o aggiunte di articoli e simili.

Lezioni del primo e secondo testo rifiutate dall’autore.

(Con C indichiamo il testo definitivo quale resulta dalle ultime correzioni autografe, con B la copia del segretario, con A il primo manoscritto. Quando si contrappongono C e B, s’intende che la lezione di A è uguale a quella di B; quando si citano B ed A, s’intende che il passo in li non ha correzioni dell’autore.)

p. 7 — C, Noi abbiamo... l’avere occasione — B, Noi abbiamo preso volentieri questo cammino per la divozione di visitare si santo luogo e tanto piú volentieri per avere occasione