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guadagnarli e trattenerli sarebbe carezzarli con dimostrazione e con fatti, communicare con loro le cose occorrenti della cittá e del dominio, ed in maniera che gli intendessino con altro che con cerimonie che fussi avuta fede in loro; perché chi si vede in fede ed amore apresso a altri, è necessario che ancora lui vi vólti lo amore.

Chi ha avuto insino a ora questo governo, gli è parso che la grandezza sua sia tanto maggiore quanto li altri sieno piú bassi, e però tutte le cose della cittá e del dominio ha voluto disporre da sé medesimo; voluto che tutti e’ cittadini e sudditi intendino che non ci sia nessuno altro che possa, e che non bisogni fare capo a’ cittadini ma a lui solo; il che ha tolto riputazione a questi dello stato e nondimeno non ha fatto beneficio alcuno. Perché gli è bene a proposito che si sappia che in fatto ogni cosa si ha a ricognoscere da lui e che e’ cittadini dello stato sono sanza lui niente, ma volendo mantenersi amici bisogna dare loro favore e riputazione, e pensare che si non 1 pascono del nome nudo de’ magistrati sanza amministrazione alcuna, ma che bisogna a volerli contentare che disponghino di qualche cosa; perché che conto ha a fare uno cittadino di essere verbigrazia accopiatore, se in tutto quello magistrato non ara tanto caldo che possi fare uno de’signori? E1 contentarli ed allargarsi con loro in qualche cosa simile farebbe e’ cittadini partigiani, e loro si tirerebbono drieto degli altri partigiani ed amici che tutti servirebbono a beneficio dello stato; e nondimeno come di sotto si dirá, nessuno si potrebbe fare si grande che diventassi periculoso o suspetto.

Questa larghezza e questa fede vorrebbe come tutte le altre cose essere moderata, cioè non si dare loro in preda, né seguitare a occhi chiusi tutto quello che ricordassino, ma tenere sempre la briglia in mano ed udire ed intendere e’ pareri loro con animo e di seguitarli e di lasciarli, secondo che lui che avessi bene udito ogni cosa, poi si resolvessi. Cosí come nello

  1. Cosí il ms.