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268 discorsi del reggimento di Firenze


non si vede seguito secondo questa opinione: li amici non si veggono contenti, anzi sono tutti freddi e sospesi; el populo è piú lá che in mala contentezza, pieno di gelosie e sospetti; in modo che stando cosí la condizione della cittá è miserabile e tutto è a danno dello stato, perché è diffícile cosa uno governo dove el populo sia inimico e sia ancora sanza partigiani potenti.

E se bene la grandezza del papato non lascia conoscere questo danno, non è ragione sufficiente a sprezzarlo, perché le qualitá de’ tempi e felicitá si mutono, ed è debole cosa essere tutto fondato in sulla vita di uno uomo solo, quale quando morissi, si vedrebbono li effetti di questi disordini; e possono ancora vivendo lui, nascere molti casi che si arebbe a fare cimento delli uomini, di che si vedde qualche saggio la state passata in sulla venuta de’ franzesi, dove qui multiplicorono tanto le confusione che si vedeva manifesto che a ogni furia che fussi venuta, nessuno era che avessi pensato a resistere, né al beneficio della cittá o dello stato ma solo ciascuno a sé proprio. E però come e’ marinai prudenti quando sono in porto o in bonaccia rassettano el loro legno e tutti li instrumenti di quello per potere resistere alla futura tempesta, cosí chi ha in mano el timone di questo stato doverrebbe in tanto ocio e commoditá rassettare e disporre bene tutte le membre di questo corpo, per potere in ogni accidente che venissi, valersi di tutto el nervo e virtú sua. Il che certo chi considerassi bene le cause e le origine di questi mali, non doverrebbe diffidarsi di potere sanza difficultá grande condurre questo ammalato se non in ottima, almeno in buona disposizione.

El primo fondamento di questa cura è che chi ha lo stato ’ abbi voglia e desiderio grande di farlo; ed a volere che la abbia, bisogna che si persuada averne a trarre assai frutto ed utilitá, perché nessuno metterebbe tempo ed industria in una opera dove non vedessi la sua satisfazione. Che el condurre questi effetti fussi a proposito loro, nessuno qui ne ha dubitato, eccetto quelli che era bene che non ne dubitassino,