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234 discorsi del reggimento di Firenze


li è nelli occhi di tutti ed è diventato uno pasto universale, in modo che chi una volta non vi siede non li pare essere da Firenze. Ed è questa cosa tanto anticata che difficilmente vi si condurrebbe el popolo, in forma che io non credo sia da pensarvi, anzi da mettere piú tosto cura in andare moderando e limitando qualche sua superchia autoritá.

Grande è oggi la autoritá della signoria, e da pochissime cose in fuora, come el fare pace o leghe, fare condotte ed elezione di magistrati, la può fare con la balia delle sei fave el tutto: cognosce e delibera sanza riservo alcuno nelle cose civili, può farlo nelle criminali, decapitare e mandare in esilio cittadini liberamente; e benché in questo vi sia lo appello al consiglio, pure è male ordinato e non si è osservato sempre. Tutte queste cose può eseguire per sé e per mezzo di altri, perché quando vuole comanda a tutti magistrati. Aggiugnesi che nelle cose dello stato può rispondere a lettere di signori ed imbasciadori, piglia consiglio nelli ottanta quando, di quello e secondo li pare; non si può porre danari, non fare una legge o provisione se non consentono e’ dua terzi di loro, e finalmente può fare quasi ogni cosa, e quelle che non può fare lei non le può fare nessuno altro sanza consenso suo. E se bene e’ magistrati si fanno in consiglio, pure anche la signoria qualche volta in certi casi, offici e commissione elegge qualche cancelliere e notaio di magistrati che non è anche di poco momento; in modo che essendone el gonfaloniere per degnitá capo e per la autoritá sua e debolezza de’ compagni si può dire sempre governatore, risulta che la potenzia sua sia troppo grande in una cittá e vivere libero e che sia di necessitá el prò vedervi.

Principalmente ed innanzi a ogni cosa è da levare autoritá alla signoria di potere con le sei fave deliberare o comandare a altri magistrati che deliberino sopra la vita o sopra el mandare in esilio o sopra lo ammuffire ed in effetto sopra al mettere pena di qualunche sorte a alcuno cittadino per conto delle cose dello stato. Questa è la prima sicurtá che si ha a avere in una republica, di potere vivere e maneggiarsi