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la decima scalata 205


cittadino guadagna, o andando di fuora, o mandando mercatanti in vari luoghi, se non li guadagnassi lui, non sarebbono nella nostra cittá né in borsa degli altri cittadini, a’ quali lui non solo non toglie, faccendosi ricco, ma ancora fa beneficio conducendo danari in Firenze; e se bene uno mercatante guadagna, questo non toglie che uno altro non possi guadagnare, né questi tali procurano la carestia con lo strignere e’ grani, anzi ne’ tempi cari fanno abundanzia faccendo venire grani forestieri.

Sono e’ mercatanti persone use a guadagnare, e per questo, e perché la roba fondata in sulle mercatante ha bisogno continuo di industria e diligenzia, non si danno allo ozio, né vi mantengono su e’ figliuoli, ma communemente gli allievano in sulle faccende, ed e’ danari che guadagnano con fatica, non gli spendono si largamente come chi è avezzo in su la entrata delle possessioni. Però non pompeggiano tanto, né sono causa di cattivi esempli come quegli; e se non si voltassino anche loro a comperare molte possessioni, il che non farebbono se vegghiassi la decima scalata, sarebbono molto piú parchi e piú moderati, perché queste sono quelle che gli fanno disordinare. Desiderano e’ mercatanti ed uomini danarosi che la cittá stia quieta ed el mondo in pace, perché altrimenti non vagliono le sue mercatante, ed hanno da consumare el tempo in faccende ed utili, in modo che non pensano alla ambizione, né si voltano a cercare novitá o stati stretti. Questi sono quegli da chi la cittá ed e’ privati cittadini ricevono onore ed utile, perché e’ mercatanti che hanno guadagni grossi, oltre che per stare in continuo esercizio sono uomini da faccende piú che chi sta in ozio, fanno palazzi, fanno chiese, fanno fabriche che onorano la cittá e danno da vivere a’ poveri; questi ne’ bisogni prestano danari al commune, fanno credito di fuora quanto bisogna, e co’ commerzi che hanno in diverse parte del mondo, sono utili a avere avisi ed intelligenzie per tutto, ed in diversi casi fanno alla cittá infinite commoditá; questi danno le spese a’ vostri figliuoli, e gli allievano virtuosi e non oziosi, col mandargli di fuora e col tenergli qui alle botteghe;