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del modo di eleggere gli uffici 183


e’vostri travagli e pericoli; empieretevi di mille discordie, arete guerre gagliarde adosso, e vi conducerete in luogo che o perderete buona parte del vostro dominio e forse la vostra libertá, o farete grandissime spese, quali bisognerá che eschino delle borse vostre. E queste incette che vi sono proposte per vostra utilitá, vi costeranno cento volte piú che non sará el guadagno che ciascuno di voi trarrá mai di tutti gli ufici.

E’ tempi sono travagliosi come voi vedete, e lo stato vostro è una nave in mezzo el mare turbato, la quale è in pericolo grande; uno infermo, della vita di chi si dubita; e costoro vi consigliano che ora che bisogna piú che mai la diligenzia e buono governo, voi licenziate e’ buoni medici e pigliate degli altri non cosí buoni. Non governano cosí le cose sue private, come vi consigliano che voi governiate le publiche. E dove questa cittá, oltre alla necessitá delle difhcultá presente, arebbe bisogno che si indirizzassi e continuassi uno vivere che si vedessi li uomini virtuosi, d’assai ed amatori della patria essere in piú prezzo che gli altri, acciò che si dessi causa a’ vostri figliuoli ed alla vostra gioventú dirizzare lo animo alle faccende ed alle virtú, e fare ogni diligenzia di essere tenuti buoni ed amorevoli cittadini; costoro vi confortano a spegnere la industria e lo amore delle virtú, e levare via ogni differenzia di bene e male, faccendovi non solo danno al bisogno de’ pericoli presenti, ma disordinando per sempre el vostro governo e la buona educazione de’ vostri figliuoli.

Non credete voi, onorevoli cittadini, che a Vinegia, a esemplo della quale fu cominciato questo consiglio grande, non sia ne’ loro cittadini el medesimo desiderio che avete voi dell’onore e dello utile? Non credete voi che vi siano molti a’ quali paia ricevere torto di non vincere come veggono molti altri, e che si lamentino? Nondimanco hanno sempre tenuto e tengono fermo questo modo delle piú fave, perché hanno veduto per esperienzia che è stato causa che le cose loro siano governate bene, e che abbino sempre prosperato e dilatato lo imperio loro. Cosí feciono e’ romani, che mai elessono e’ magistrati altrimenti. Per le pedate delle quali republiche se voi