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libro secondo 139


molti, ed è temperato di tutti in modo che ha raccolta la maggiore parte de’ beni che ha in sé qualunche governo e fuggiti la piú parte de’ mali.

E1 doge, e’ pregati, quegli magistrati principali scelti hanno seco quella cura, quella vigilanzia e quello essere ridotte le faccende in mano di chi le intende, che ha uno principe ed uno stato di ottimati; da altro canto sono legati di sorte che non possono diventare tirannide. El consiglio grande ha seco quello bene che è principale nel governo del popolo, cioè la conservazione della libertá, la autoritá delle legge e la sicurtá di ognuno, ma è contrapesato in modo dal doge, da’ pregati e magistrati che discendono da quegli, che le deliberazione importanti non vengono in arbitrio della moltitudine, e cessa el pericolo che le cose si resolvino in quella licenzia populare perniziosa. Però vedete che poi che quello governo prese piede, si è mantenuto tante centinaia di anni in una medesima forma e sanza mai cognoscere sedizione e discordie civili, e questo non procede perché tra loro non sia degli odi e delle inimicizie come nelle altre cittá, che si vede quando hanno occasione di scoprirle giustificatamente, o perché non vi sia degli animi ambiziosi e male regolati che se avessino facultá disordinerebbono; ma gli ordini del governo sono tali che a loro dispetto gli tengono fermi. Considerate e’ governi delle republiche di Grecia ed in spezie quello de’ romani che fece tanti effetti: lo troverete pieno di sedizione, pieno di tumulti e mille disordini, e’ quali se non fussi stata la vivacitá delle arme che avevano, con la quale sostenevano ogni errore, arebbono, se fussino vivuti cosi, precipitato mille volte Quella republica.

Sarebbe adunche el governo vostro simile al governo loro; ed essendo el suo ottimo, el vostro almanco sarebbe buono e sarebbe sanza dubio quale non ha mai veduto la cittá nostra. Perché o noi siamo stati sotto uno, come a tempo de’ Medici, che è stato governo tirannico, o pochi cittadini hanno potuto nella cittá, come fu dalla ruina di messer Giorgio Scali insino al 34, e prima in molti altri tempi, che in fatto hanno