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libro secondo 123


approvato da’ piú; o quando la cosa non resti bene risoluta e gli uomini ancora sospesi, rimetterla a un altro di e non si straccare di maturare ed esaminare bene le cose che aspettano tempo.

E’ pareri si pigliano o a voce scoperta o con le fave; gli antichi facevano a voce, le republiche moderne hanno osservato le fave o voti coperti. Ognuno di questi modi ha ragione diverse, ma per non mi allungare tanto in ogni cosa, io lodo piú le fave. Ma bene ricordo che el modo che si piglia sia fermo, e non stia a uno gonfaloniere o a uno magistrato che propone, usare ora le voce, ora le fave, perché in molti casi è differenzia grande da adoperare l’uno a adoperare l’altro, ed io non voglio che sia in potestá del gonfaloniere o di altri aggirare le cose e cercare di conducere con le vie indirette le deliberazioni a modo suo; e però quello che una volta si resolve si usi sempre ed in ogni caso. Con questo modo di consultare e deliberare si esamineranno ed intenderanno meglio, e meglio si risolveranno, e si fará piú paragone degli uomini; e chi sará d’assai ara facilitá di farsi cognoscere, avendo occasione di potere disputare le cose e discorrerle; il che in uno senato ed in contradittorio iudicio non ardirá di fare se non le persone di autoritá o chi si sentirá bene ferrato; e sará questo modo vero di esercitare gli uomini, e cosí chi parlerá come chi stará a udire imparerá piú in una consulta che non si fa ora in venti. Ed e’ valenti uomini verranno con questo mezzo facilmente in riputazione, perché si faranno presto cognoscere, e sará una scala di fargli grandi ed onorati piú che non è el gonfaloniere per dua mesi, perché la riputazione che ará nella cittá chi comparirá bene in questi luoghi, gli dará grado molto piú degno che non darebbe qualunche dignitá o ufficio; donde gli spiriti buoni si aguzzeranno e penseranno la notte con che modo abbino a comparire el di nelle consulte, ed ognuno che sia di valore fará a gara per farsi autore di cose onorevole ed utili alla cittá. Cosí la riputazione sará di chi la meriterá e non, come insino a oggi è stato molte volte, di quegli che non sapendo fare lo acquistano col