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libro secondo 117


facessi, e che in tempo di pace tratti e’ maneggi co’ principi e con gli imbasciadori e le cose che spettano alla conservazione ed augumento del dominio. E questo qualche volta praticherá e maneggerá le cose per portarle di poi al consiglio di mezzo, per averne la conclusione; qualche volta servirá doppo le conclusione fatte ne’ centocinquanta a indirizzarle e conducerle al fine giá resoluto. Però si faccia sempre lo ufficio de’ dieci, che siano eletti nel consiglio de’ centocinquanta con la aggiunta che di sotto si dirá, né possi esserne se non chi è de’ centocinquanta; non abbino di giá la balia né autoritá di potere spendere sanza gli stanziamenti ordinari e sanza la commissione de’ centocinquanta; non fare pace, leghe, guerre o alcuna deliberazione simile da loro medesimi, né fare le condotte, o faccendole abbino a essere approvate da’ centocinquanta; duri lo ufficio loro per sei mesi né possino essere raffermati, ma non abbino di divieto piú che sei mesi; e con questo magistrato si raguni el gonfaloniere quando gli pare, perché lui ha a essere el capo dello stato, e sanza saputa sua non si hanno a deliberare le cose di momento.

Questo magistrato, quando vorrá essere consigliato, o consulterá nel consiglio di mezzo, o se gli parrá che le non siano cose da portarle lá, ará una pratica di dieci o quindici altri, che hanno a essere e’ piú savi e meglio qualificati della cittá; e’ quali non voglio che sieno eletti da loro medesimi, perché non errassino per la voglia di eleggere amici o parenti o per altre passione particulare, ma subito che sono eletti e’ dieci, sia da’ dieci vecchi e nuovi, signori e collegi eletta loro la pratica di dieci, che siano de’ centocinquanta, che duri per tutto el suo tempo; e se nel processo del tempo ne vacherá nessuno o de’ dieci o di loro per morte o per assenzia, si elegga lo scambio ne’ modi medesimi. E questa pratica sará a imitazione di quello che e’ viniziani chiamano consiglio de’ dieci con la aggiunta, in chi si riduce el nervo del governo; perché dodici o quindici o venti cittadini e’ piú savi e piú pratichi saranno sempre o de’ dieci o della pratica, e non solo interverranno sempre in questo consiglio stretto, ma per