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chie e circostanziate, sul meio santo mettono in luce che era diffusissima credenza popolare che esso servisse contro il mal verde.

L’ultima prova e quella delle lagrime. Il commissario pone solennemente la mano destra sul capo all’imputata e la scongiura per il suo bene e per l'amore della verità a versare delle lagrime.

Le povere vecchie, stanche dai lunghi pianti delle notti passate, paralizzate dalle angustie e dal terrore del momento, non trovano lagrime e... sono condannate. — Nullas lagrimas effudit e la terribile notizia che si mette a protocollo come sigillo finale dell' interrogatorio vero. Qualcuna delle interrogate dice di saper piangere ma di non potere in quel momento: invano!

Il quadro psicologico delle vecchie è uniforme. le accuse, le risposte sono sempre affini. C'è la Pillona che è un po’ benestante (ha: «doi campeti e doi prastei» dall'affitto dei quali riceve «otto stari de gran e sette lire in dinari») e pare più sottile nel difendersi.

La Tuenetta e una medichessa di qualche vaglia, ha ricette preziose contro el mal de cau e el mal de la manara che serbiamo generosamente ai nostri lettori.

La Buzata è la più impaniata nelle accuse, è aggravatissima dalle sue stesse deposizioni, le quali però non fanno altro testimonio contro di lei che quello di aver tentato esorcismi, appresi da altre vecchie.

L’interrogatorio esaurisce le forze delle accusate: qualcuna scatta e domanda, in dialetto anaune ciò che si vuole ancora da lei, giacchè la verità l’ha detta tutta. Si mantengono tutte, invariabilmente, sulla piena negativa. Molte negano — con loro danno — di aver sentito parlar di streghe; altre dicono semplicemente di non credere alle streghe e alle fatture.

Alla domanda se abbiano nemici affermano in generale — e con loro danno — di non averne, tranne qualche comare avversaria nei litigi vicinali o per affari di galline e di porcelli.

La personalità del giudice stesso non traspare mai dalle interrogazioni. Alcuna volta pare che l’interrogante sia il notaio stesso: l’Arnoldo o l’Inama, perché. la domanda non più stesa in latino incomincia con: ci dicho. L’unica citazione che compare nel testo del verbale è quella del Malleus maleficorum e precisamente del capitolo che tratta la prova delle lacrime (par. 3. quaestio 15ª, 557º foglio).