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sotto una pioggia torrenziale, la Pillona dal Castello, perchè una buona bagnata avrebbe potuto rammollire la sua ostinazione (ingens pluvia videatur durationi abnoxia).

All’inizio dell’interrogatorio si domanda sempre se l’imputata sappia il perchè del suo arresto. Seguono poi quistioni diverse: se sappia di streghe vive o morte del suo paese, di fatture, ecc.: si chiedono spiegazioni sulle sue assenze dal paese, specie se prolungate: si chiede se l’accusata abbia fatto donazioni del suo (fatto importante per il fisco) negli ultimi tempi.

Poi si viene a domande capziose sulle orazioni più strane e meno comuni recitate dall’accusata: a queste interrogazioni noi andiamo debitori di alcuni documenti frammentari di preghiere e di giaculatorie allora in uso e che riprodurremo integralmente; sono povere cose degne delle povere menti che le conservavano vive nella tradizione orale.

Alcune domande versano sulle cognizioni delle erbe che le vecchie avessero avute; la più sapiente di esse conosce: il meio, le piuse, la salvia, la rutta, le verze, i capussi, i pederzemoi, i polezi, l’hisopo, il terfoi, la malva.

Queste erbe appaiono preziose nella farmacopea popolare; si accenna all’uso di ornare con molte di esse (secche o verdi?) i ceri nella festa della Ceriola e delle Cendre. Alcune si ritengono buone contro il mal verde che si va togando su per le strade.

Si passa poi a far visitare ciascuna accusata sul corpo per vedere: an adsit aliqua diabolica signatura an stigma. L’officiale Zambono esamina e poi riferisce invariabilmente nulla aver ritrovato sul corpo stesso: porta invece trionfalmente qualche scapolare, qualche croce scoperta super cutem o infra vestibus dell’imputata. La Pillona portava al collo una croce fatta di quattro paternostri: la croce conteneva versetti del Vangelo di S. Giovanni stampati in tedesco.

Lo scapolare di panno che la stessa vecchia aveva in dosso, aperto dalle mani dei pubblici funzionari con grande circospezione, conteneva parecchi grani di miglio santo, aghi, globetti, gomitoli e fili di ottone.

La imputata spiega di aver ricevuto la croce da un padre zoccolante, lo scapolare da certe monache di Trento al suo ritorno da un pellegrinaggio alla Madonna di Civezzano. Le domande, parec-