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a d’Eva!

i profumi Nel solco di profumo che si scava talor fra il vario ansare d’una via quasi un languor voluttüoso grava.

Ma il desiderio torbido si svia dietro l’ignoto passo che pel vano suo ardore allunga l’olezzante scìa, sfogliando un fiore, o sminuzzando un grano d’ambra, o stillando issopo e benzoino, già con altri confuso e già lontano.

Fruscìo di seta, o palpitar di lino, o sviluppo di chiome, come odori, fiato che, quasi a notte da un giardino, da tutto un corpo tepido vapori!