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mollezze Alle catene molli offrir per poco le mani, benchè sia leggiadro incanto, è per il chiuso cuor ben nuovo gioco.

Ma lunga schiavitù già gli fu tanto grave d’affanni, ch’esso cerca il riso fugace, quel che non ritorna in pianto.

Cerca in amore un bel razzo improvviso, un breve incontro di due eguali gesti, di labbra mute nel languor del viso.

I desideri giova tener desti fin che il buon tempo dell’amor seduce.

Prima ch’esso in un’ombra alta s’arresti berrò la sua meravigliosa luce.