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la guarigione Ma alle porte del ciel spiò il domani madonna Primavera, vïolette sciolte recando nelle cave mani.

E colei che soffriva si godette un poco di quel riso mattinale che vestiva di fior tutte le vette.

E un’erba o un fiore buono pel suo male, mossa a pietà, la bella maliarda forse le insinuò sotto il guanciale.

Come un’inferma in cui vita riarda a poco a poco, io errai quasi leggiera per gli orti rosa, quasi già gagliarda cantando: – Grazie, monna Primavera!