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dolcezze


     Questo m’abbaglia un attimo e scompare,
disperso in lieve polverio di fuoco
che cade dietro i monti o dentro il mare.

     Solo una meraviglia di bel gioco
e uno sprazzo di luce entro i miei occhi
ne resta, che si spegne a poco a poco.

     Ma sembrami talora che mi tocchi
una mano leggiera e di dolcezza
viva l’anima chiusa mi trabocchi.

     E se cerco chi mai quella carezza
tentò nell’ombra con la man furtiva,
sorprendo la mia folle giovinezza

che sorridendo, muta, mi seguiva.