Pagina:Guglielminetti - Le seduzioni - Le vergini folli, Torino, Lattes, 1921.djvu/273

m'inabissa.

l'enigma Enigma oscuro della vita questo:

che lo straniero, ancor lunge all'aurora, a sera, nel tremor muto di un'ora, l'imper più dolce imponga e più funesto.

Così il fanciullo, con un piccol gesto imprigiona la lucciola che indora l'ombra di maggio, ed egli stesso ignora s'ei le dirà: – Mi piaci – o: – Ti calpesto.

Enigma oscuro, che uno sol fra cento tragga da un chiuso cuor virtù d'amore tal, da farlo di sè quasi sgomento.

E l'indoma s'ammansi, e la superba si faccia schiava d'un crudel signore, nuocendo a sè come nemica acerba.