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rammarico Il rammarico oscuro che m'accascia, io lo ritorco contro me in pungenti sarcasmi, e sferzo di ragionamenti ironici la mia arida ambascia.

Ma un solco vivo ciascun scherno lascia dove i suoi colpi insiston violenti.

Sen duol con malinconici lamenti quei che il duro voler urta e non sfascia.

Tristemente si duole: – A che sogghigni?

Più tu ti senti miserabil cosa, più t'affanni a ostentar sdegni maligni.

Ecco: ora piangi, sfatta d'umiltà, or s'avvilisce l'anima orgogliosa ch'altro destar non seppe c