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spirito ostile Io vi parlai con l'orgogliosa asprezza che quasi svela una nemica fiera.

Pur s'appagava un desiderio, ed era pur quello un lungo sogno di dolcezza.

L'ora più grave certo non s'apprezza; non s'annunzia quest'ora, passeggiera del bene, oppur del male messaggera; sorprende l'urto che non s'ode e spezza.

Nè mentiva il mio accento di disdegno.

Spirito ostile, cruda ragione io in voi conobbi a qualche occulto segno.

L'anima si slanciò con ali pronte sospinta da sua mala illusione:

ma urtò nel marmo d'una chiusa fronte.