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SPIRAGLI il convento Accoccolato a' piè della collina s'assopiva sereno il buon convento:
noi no, chè dentro il suo cuor sonnolento eravam come rondini a mattina.
Susurri e cinguettii l'ombra azzurrina degli alti muri confidava al vento quando, raccolto fra le palme il mento, obliavam la paziente trina.
E chi aguzzava sguardi e fantasia a spiar se giungesse il cavaliere rapitore per qualche incerta via.
Foggiava ognuna a sè la finzione più bella, e tutte con dita leggiere, tesseansi ori o fiori di