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LA PAROLA Tu m’osservi: – È sì dolce quando tace la tua bocca, se ride così arguta.

Ma perchè quando parla si trasmuta ed è più amara quanto più loquace?

Sol fatta di silenzio è la mia pace, vigila il cuore se la bocca è muta.

Se parla, in suono, in voce, va sperduta quell’intima armonia che in me ti piace.

La parola è un potere vïolento che mi strappa una parte di me stessa e la disperde, come piuma al vento.

Io vorrei, pur con bocca taciturna, veder l’anima mia in te riflessa, sentirmi chiusa in te come in un’urna.