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sue dita.

mattini Pensa: – Fu l’anno in cui lasciai le monache del mio convento? O l’anno avanti, o appresso?

Tu, april, vestivi le tue rosee tonache.

Insieme ci destammo in uno stesso mattino, tu con l’anima leggera, io col piccolo cuore così oppresso!

Tu inverno, io bimba ci cullò la sera.

Io aprii le ciglia fatta giovinetta, tu apristi i cieli, fatto primavera.

Forse il succo di qualche vïoletta bistrò de’ miei assorti occhi l’incavo...

Ormai ero colei che sa ed aspetta e a qualche avido sguardo suss