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’oro i re.

l’abisso Dissero: In questo punto ella gettossi nel vuoto; agonizzò pochi minuti laggiù, ove i sassi appaiono ancor smossi.

China, io sentii tutti gl’inviti muti, gli assorbenti richiami degli abissi, il vortice che afferra gli sperduti.

La vertigine tragica con fissi occhi d’acqua verdognola ipnotizza sotto capelli d’alighe prolissi.

L’oblio, dal fondo, svolgesi e si rizza con le sue braccia d’ombra arcate a culla, e con la bocca di vampiro vizza sugge il male a chi piomba ebbro nel nulla.