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pallore Oggi mi trovi pallida, ma sai che un poco sempre io son pallida. È strano come il mio volto non s’accenda mai.

Solo la bocca un fior di melagrano sboccia sotto il tuo bacio, e il cuore pulsa, – oh così forte ! – sotto la tua mano.

Ma goda o soffra l’anima convulsa, il marmo della fronte non confessa gioia di amore o strazio di ripulsa.

Quando più sfatta io piego su me stessa, più s’impietra la maschera del volto.

Ma allorchè cedo, dall’angoscia oppressa, piango non vista il mio pianto raccolto.

VORAGINI