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un addio Folle è lasciarci, tutti accesi ancora di desiderio, ancor pronti a godere di tutto ciò che l’un dell’altro ignora.

La volontà che tiene prigioniere le nostre giovinezze le flagella, per farle in solitudine tacere.

Ma più le volge incitatrice a quella gioia non mai gioita, che la morte pur ci farebbe nel suo riso bella.

Più dolce sorte è la comune sorte:

darsi con umiltà l’un l’altro, ciechi.

Abbandonarsi al vortice più forte e dirsi dopo un breve addio, senz’echi.