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Per un bacio 77


Lo fece senza grazia, con parole e con gesti impacciati, ma con un tale fuoco di sincerità negli occhi e tale tremore d’emozione nella voce che Anna-Maria, la quale si scalzava lentamente i guanti a capo chino mentre egli parlava, alzò d’improvviso il capo e si pose ad osservarlo con una attenzione fra pietosa e meravigliata.

— Le voglio tanto bene, signora Anna-Maria, che non riesco neppure a dirglielo senza sembrare ridicolo a’ suoi occhi. Eppure bisogna assolutamente che glie lo confessi per non sentirmi più soffocare dall’ansietà ogni volta che la vedo e sentirmi morire di malinconia quando rimango due giorni senza vederla. Oggi, non so come, non so perchè, ho trovato il coraggio di salutarla e di accompagnarla fin qui. Capisco perfettamente di non averle fatto piacere, perchè una signora come lei non può che disprezzare un ragazzo come me. Eppure io non sono forse così stupido quanto sembro. Mi piace leggere e studiare e avrei voluto laurearmi, ma mio padre non me lo permette e vuole che m’occupi d’affari come lui.

La signora Montani a quell’accenno riabbassò il capo e si pose a guardarsi le unghie ch’erano rosee e lucide come smalto, ma fra l’arco delle sue sopracciglia si era scavata una piccola