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68 | le ore inutili |
cominciò ad incoraggiare la suora dopo una lunga pausa d’esitazione.
— Ma che c’è, Dio mio, che cosa mi nasconde? Dica, dica, dica subito, la supplico. Non mi tenga in questo stato.
La voce della donna tremava con una convulsione di spasimo, come tremavano le sue mani e tutte le membra del suo corpo.
— Si metta nelle mani di Dio, signora, e gli offra il suo sacrificio....
— Ma vi sono nelle mani di Dio, sono da tre mesi sotto i suoi colpi più crudeli. Che cosa si vuole ancora da me? Mio marito è mutilato, forse, è rimasto invalido e infermo per tutta la vita? È questo che non mi si vuol dire?
— Forse, signora, è qualcosa di ancora più triste.
— Non so, non so, parli, Dio mio, io non so....
Ella balbettava ormai fra i singhiozzi sotto il suo fitto velo nero, con una piccola voce di bambina sperduta che non sa ritrovarsi e guardava la suora coi suoi grandi occhi chiari rimasti limpidi e belli nel povero volto devastato, con una muta domanda che chiedeva e insieme temeva la risposta.
La monaca ebbe ancora una pausa di perplessità, quindi le circondò le spalle col suo