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La verità 61

assaporarla di più, per imprimerle in sè maggiormente, per rivivere con lui l’attimo felice in cui erano state pensate e scritte pel suo conforto.

Ella aveva permesso a malincuore a sua madre di informarlo dell’avvenuto disastro, poichè anche i giornali ne portavano qualche cenno, ma la gravità della disgrazia gli era stata nascosta ed egli credeva già sua moglie guarita o convalescente con appena qualche piccola traccia del male sofferto, sul suo fresco volto di bambina, qualche piccolo segno roseo come l’impronta di un bacio troppo forte.

Così egli si esprimeva nelle sue calde pagine, piene di nostalgia e di desiderio, fra la monca descrizione di un assalto notturno e la notizia della morte di un compagno caduto al suo fianco.

Qualche volta al termine della sua lettura che durava intere ore ella s’accorgeva d’aver bagnato di pianto le bende intorno agli occhi, ma non si ricordava quasi più d’aver sofferto o d’essersi commossa o intenerita leggendo.

Solo le rimaneva nel cuore un senso di oppressione e di sgomento ch’ella non voleva definire, quasi l’intuizione oscura d’essere circondata di un abisso nel quale ella si rifiutava