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Scherzi di guerra | 45 |
occhi fissi ai fiori mostruosi del tappeto e una ruga sulla fronte, come se riflettesse profondamente.
Meditammo entrambe con una taciturna intensità d’alcuni minuti, finchè io scattai in piedi esclamando:
— Ho capito: è la censura.
— La censura?
— Certo. Quella busta fu aperta da una mano profana e letta da una persona alla quale tornava del tutto indifferente che la signorina Frida Wok scrivesse una lettera di gratitudine a te ed una lettera d’amore a.... ad un altro. L’importante per il censore era che non contenesse notizie di carattere politico e guerresco. La signorina Frida dev’essere una cattiva tedesca perchè desidera la fine della guerra per tornare nella casa dei suoi nemici, o meglio dei nemici della sua nazione, coi quali ella si trova in perfetto accordo. Sono questioni d’ordine affettivo di cui la censura non si interessa o se ne interessa così poco e così male che con la più noncurante sbadataggine confonde i destinatari e dirige alle amiche le parole d’amore ed agli innamorati le parole di amicizia. A meno che il censore non sia uno psicologo malvagio, o un autore di commedie fallito, o un marito geloso, il quale si diletti di queste