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44 le ore inutili

bacio furtivo durante un ritorno al chiaro di luna e parecchi deliziosi convegni “laggiù„, in un luogo non definito da più precise indicazioni, terminando con abbracci e carezze, proteste e raccomandazioni, espressi nella effusione del commiato parte nel suo linguaggio e parte nel linguaggio dell’amante, per modo che ne risultava una conclusione alquanto babelica, ma forse perciò ancora più esasperante per i memori nervi ai quali era destinata.

Restituii la lettera a Rosalba in un perplesso silenzio, sorridendo entro me stessa ad una mia maligna supposizione, ma sollevando con lentezza stupefatta le spalle come chi si sente sperduto fra gli oscuri meandri di un enigma indecifrabile.

— Che ne pensi? — domandò ansiosa la mia amica.

— Non penso nulla e capisco soltanto che questo sfogo erotico-sentimentale è giunto a te per errore. Tuttavia, non mi posso persuadere che quella donna sia stata così imprudentemente distratta da chiudere in una busta indirizzata a te la lettera scritta per un amante.

— È ciò che anch’io mi ripeto da alcune ore senza giungere ad una conclusione, — confermò Rosalba alzandosi e passeggiando inquieta pel vasto studio di suo marito, con gli