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Scherzi di guerra | 41 |
bio che mi sia accaduto nel passato qualche cosa di molto spiacevole.
— Un passato lontano?
— Di un paio d’anni.
— E te ne preoccupi ancora?
— Potrebbe ripetersi nell’avvenire.
— Questo è più grave. Ma, spiegati: di che si tratta?
— Ecco, — incominciò Rosalba, e andò ad assicurarsi che la porta fosse chiusa. — Ti ricordi di Frida Wok, quell’istitutrice di Monaco che tenni in casa mia per un anno e che partì alla nostra dichiarazione di guerra alla Germania? Mio marito la chiamava “l’ussero della morte„ perchè vestiva sempre di nero e portava come spilla di cravatta un piccolo teschio d’oro.
Rammentavo perfettamente quella ragazza alta e fulva, abbastanza seducente pur nelle linee dure del volto e nei chiari occhi di gatto. La incontravo quasi sempre in casa Tranesi e spesso in giro per la città, a piedi o in automobile coi due bimbi della mia amica e m’ero talvolta sorpresa di certe sue espressioni di serafica mansuetudine così in contrasto con la mascolinità del suo volto e con la voracità del suo sguardo.
Io la chiamavo dantescamente la tedesca lurca.