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32 | le ore inutili |
— Mi perdoni, la prego. Mi trovo in un momento così sconvolgente della mia vita che ho bisogno di comunicare la mia pena a qualcuno che mi comprenda, a un conoscitore d’anime, a un forte, a un consolatore come lei, per non restarne vinto e sopraffatto.
La voce lontana e ignota s’abbassò e tremò nell’apparecchio trasmettendo a colui che ascoltava la sensazione di un dolore intensamente sentito, di un affanno trepido, in attesa.
Ma colui che ascoltava attraversava l’ora dello scetticismo arido e freddo e non se ne commosse.
— Voi soffrite per una donna? — domandò con un lieve accento di ironica commiserazione.
— Sì, per una donna che mi ha lasciato, che ho supplicato con tutte le umiliazioni di tornare a me, e che attendo ormai da tre giorni invano. Sono all’estremo della mia resistenza, mi trovo ridotto a un miserabile brandello d’umanità. Ditemi voi, ve ne scongiuro, una parola che mi consoli e che mi sollevi; datemi la forza di attenderla ancora e di credere ancora in lei, datemi conforto, datemi soccorso, prima che....
Gustavo Ardenzi sbuffò d’impazienza e battè il piede in terra. Quella lamentela diventava troppo prolissa e la ragione di tutti quei ge-