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I mughetti del professore 19


— Oggi stesso?

— No, ieri l’altro, poco prima della sua lezione. Per questo mi aveva trovata così preoccupata ed irascibile.

— Non capisco.

— Com’è tardo a capire, caro professore! L’altro giorno io ignorava chi m’avesse inviato quei fiori e sebbene me ne fosse balenato un vago dubbio, tuttavia l’incertezza mi rendeva irrequieta e nervosa.

— Ed ora?

— Ora io so da chi mi viene quel dono e ne sono felice.

— E come avvenne la scoperta?

— In un modo molto semplice. L’ho indovinato io stessa e il donatore troppo discreto non può più smentirmi.

— Quel donatore timido è certamente un poeta intinto di sentimentalismo.

— È un artista, questo sì. Ed ora, professore, incominciamo a discorrere di letteratura.

— Come vuole, signorina.

Dopo un’ora di dotta conversazione Valenzi uscì dal villino Vallebella accompagnato al cancello del giardino dalla sua stessa allieva, la quale gli pose anche all’occhiello, con una grazia deliziosamente inquietante, prima di lasciarlo,