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LA VIA RITROVATA.

— Aprite le finestre, — ordinò il medico con voce sommessa ma imperiosa alla cameriera in cuffietta bianca che pregava piangendo, inutile e desolata presso il letto della sua signora.

Entrò dal giardino antico un’ondata di luce verde, una ventata di profumi agresti, uno stridìo acuto di rondini e il viso spento dell’inferma vi si volse avido, le labbra cianotiche si aprirono a respirare un alito più puro di vita, quasi a rinfrescarne le membra dolenti. Quindi sorrisero stancamente al dottore accennando a parlare. Il medico si curvò, raccolse nell’orecchio le parole affaticate:

— Grazie, dottore, sto meglio ora. Ma che crisi terribile, Dio mio! Un’altra come questa e me ne vado.

Ella agitò sui cuscini la testa grigia, il volto