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amalia guglielminetti


Egli osò prenderle ed accarezzarle lievemente una mano, ed ella non la ritrasse, ella non disse quasi parola, ma ascoltò le frasi piene d’ingenuo rapimento ch’egli le sussurrava nell’ombra discreta e complice.

— Temevo che non venisse più, che il mio ardire l’avesse offesa. Ma ora sento che non mi sdegna, che forse già un poco mi è amica. E sono felice perchè oggi non piange come ieri l’altro e forse soffre un po’ meno perchè io le sono vicino e le impedisco di pensare al suo dolore.

Ella sorrideva languidamente sotto gli arabeschi del suo velo fitto e gettava al giovane qualche sguardo pieno di dolcezza.

Nessuno mai le aveva detto parole così tenere con una voce così insinuante; e veramente l’infelicità della sua vita, il disprezzo dello zio, la brutalità di suo marito le parevano ora, sotto il fascino di quella voce, lontani e quasi inesistenti.

Per giorni e settimane Doretta Lucentani tornò ad ascoltare con compiacenza sempre più profonda le parole sempre più fervide del suo nuovo amico e ciascuna volta, ritornando al suo triste palazzo fra il taciturno sdegno dei parenti, sentì verso di essi un odio così intenso ed invincibile da renderle ormai intollerabile la loro vicinanza.

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