Pagina:Guglielminetti - La porta della gioia, Milano, Vitagliano, 1920.djvu/209



come guarì luciana vannelli


— Se la signora volesse aspettare mezz’ora manderei un ragazzo svelto a cercar mio figlio lassù.

— Sta bene. Mandatelo. Ma faccia presto.

— Non vuole scendere intanto e riposarsi un poco all’ombra?

La signora Magda accettò, quantunque a malincuore, l’offerta del vecchio Barbano, scese dalla vetura che scottava nel cuoio e nel metallo, andò a sedere sotto il noce gigantesco.

E allora sospirò di malinconia. Quello era stato il rifugio della piccola Maddalena nelle ore d’ozio domenicali, quando poteva leggere senza essere interrotta il libro di preghiere, il catechismo e qualche libercolo fra sacro e profano che il parroco conoscendo il suo amore per la lettura di tanto in tanto le imprestava.

Il vecchio Barbano, con la serena noncuranza dei contadini per le cose che non li riguardano, dopo avere spedito un suo servitorello scamiciato e scalzo in traccia del figlio, risedette sull’orlo del pozzo e ricominciò a fumare in silenzio con l’aria meditabonda che gli era abituale, ignorando tuttavia che quella ricca signora giunta in automobile, vestita di seta, con due enormi brillanti alle orecchie, portasse per nascita il suo stesso nome e dovesse la propria fortuna alle finestre piuttosto basse di quella medesima casa ed alle persuasioni di una carabina famigliare.

- 207