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amalia guglielminetti

dopo una pausa di riflessione, — puoi sospendere le tue corse igieniche e incominciare a prepararti alla partenza.

Luciana non replicò, ma la notte seguente s’agitò in un inquieto dormiveglia, senza prender riposo, assillata dal pensiero disperante del prossimo distacco.

Il giorno dopo approfittò del sonno pomeridiano di sua madre per correre cautamente al convegno e quando si trovò fra le braccia del suo giovine innamorato si strinse a lui perdutamente con un viso così accorato ch’egli se ne sbigottì.

— Come sei pallida e come tremi, — egli le diceva, accarezzandola con trepida delicatezza. — Che hai? Ti senti male? O non mi ami più?

— Taci, — ella implorò sottovoce, — ti amo tanto che ho presa una decisione estrema per non lasciarti.

— Per non lasciarmi?

— Mia madre vuol portarmi via. Prima che questo avvenga, devi portarmi via tu.

— Che cosa vuoi dire?

— Voglio dire che domani sera io fuggirò con te. E quando avrò passato una notte e un giorno con te, dovranno per forza permettermi di sposarti. D’altra parte, ho ventidue anni, e posso disporre della mia volontà.

Per la prima volta ella manifestava così

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