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amalia guglielminetti

nelle storiche battute di caccia di qualche re longobardo, e incominciò ad interrogare il giovine Arrigo, sollevando il capo per guardarlo in faccia senza accorgersi del tono tronco e quasi tediato con cui l’altro gli rispondeva, nè della propria apparenza caricaturale.

Ma se ne avvedeva Luciana, la quale li guardava da alcuni minuti con intensa attenzione, e confrontava quel nobilissimo rampollo di una illustre ed antica prosapia, così fisicamente mal costrutto non ostante i magnanimi lombi da cui discendeva, e quel figlio della terra, nato da un agricoltore e da una mandriana, che appariva non di meno un superbo campione d’umanita.

La sera, al ritorno, ella non lo rivide, ma il domani partito Santandrei con sua madre che lo accompagnava in città, ella rimase sola col fratello il quale si concedeva una settimana di vacanza e intendeva impiegarla tutta quanta nel divertimento della caccia che lo appassionava. Allora Arrigo Barbano venne quasi ogni giorno a prenderlo a Belprato.

La correttezza rigidamente inglese di Oscar lo induceva non a tenerlo a distanza ma a trattarlo con la fredda cordialità che gli era abituale, intrattenendosi con lui su argomenti unicamente cinegetici, non parlandogli che di lepri e di pernici, di peste e di giacigli, d’appostamenti e di

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