Pagina:Guglielminetti - La porta della gioia, Milano, Vitagliano, 1920.djvu/163



— Un po’ d’anemia, — dichiarò il vecchio medico di casa Vannelli, dopo aver ascoltato il cuore ed i polmoni, ed esaminate le gengive e le sclerotiche della signorina Luciana. — Le ragazze ai nostri giorni studiano e si distraggono troppo: di giorno, musica, lingue, letteratura, filosofia: di sera, teatro, conferenze, cinematografo. Vanno a letto tardi, stanche spossate, e disperdono così le loro giovani forze. Bisogna mutar sistema: bisogna condurre almeno per qualche tempo una vita più primitiva.

— Fra poco verrà la stagione dei bagni di mare, — osservò la signora Vannelli, che assisteva alla visita medica, — e Luciana avrà dinanzi a sè per rimettersi, due o tre mesi di semplice vita di spiaggia.

— Niente spiaggia, niente mare, cara signora, — la interruppe bruscamente il dottore. — Occorre a sua figlia qualche cosa di meno snervante dell’aria marina e della vita balneare. Altezza e freschezza ci vuole, aria di montagna, vento leggero, carico di esalazioni vegetali che purificano ed arricchiscono il sangue. Prenda la

- 161