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un piccolo segreto 55

fiammifero — lì dietro esiste una porta, una porticina segreta come al tempo degli incantesimi, che s’apre precisamente in fondo al corridoio.

— A me pare una porta come tutte le altre, senza segreti e senza incantesimi, — osservò incuriosita Nina esaminando la porticina misteriosa.

— Ebbene no, cara signora, questa porta non è come tutte le altre, — ribattè Franco, fingendosi indispettito; — ed ora lo vedrà.

La ricondusse in mezzo allo studio, uscì con lei nel corridoio, si fermò nel fondo in faccia a due battenti chiusi e coperti di polvere. Franco lasciò il braccio di Nina, sollevò alquanto con la mano uno dei battenti, vi spinse incontro il ginocchio e la porta cedette, s’aperse dietro il paravento giapponese, di colpo, quasi per incanto.

— Ma come? — esclamò Nina Fares stupita e ridente, — si può dunque entrare con tanta facilità in casa tua? Se i ladri lo sapessero, che festa!

— No, no, — mormorò con un gaio sospiro Franco richiudendo con cura la porta dissimulata, — i ladri non vanno a far visita ai pittori e non rubano, purtroppo, i quadri moderni. Da questo lato sono tranquillo. La porticina segreta serve soltanto a me quando dimentico a casa la chiave dello studio, ciò che la mia artistica smemoratezza fa suc-