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allegro, ma non troppo | 307 |
e Sandro Galeata imparò subito a maneggiarla. Essa, mandava un suono acuto e vibrante e modulava un piccolo motivo gaio, vivace e caratteristico, composto di poche note facili e squillanti.
Santamaura era partito il mattino stesso per un luogo di cura dove si doveva incontrare con un tenore celebre a cui sperava d’affidare la parte di don Giovanni e casa Galeata, composta dei coniugi, dei bambini e della governante dopo un viaggio di sei ore in automobile giunse la sera in una cittadina di mare e si sistemò in un albergo già in precedenza fissato, circondato da un ampio giardino e molto vicino alla spiaggia.
Sandro Galeata non faceva bagni e compieva da solo lunghe passeggiate in automobile rientrando soltanto all’ora dei pasti, e sebbene sua moglie s’irritasse alquanto di queste frequenti assenze, egli le spiegava garbatamente che aveva amici e colleghi disseminati sulla riviera e che li visitava con assiduità, assicurandole che la vita oziosa del bagnante lo infastidiva e nuoceva alla sua salute.
D’altra parte, con saggezza e con prudenza, aveva abituata sua moglie a non discutere e a non controllare le sue azioni e con un po’ d’intelligenza e molto buon senso s’era conservata interamente la propria libertà.
Ella intanto lontana dalla città e dalle amiche s’annoiava e passava le sue giornate a