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lo scopo segreto 271


Al piccolo trotto egli si avviò a una sua vasta manifattura cotoniera a pochi chilometri dalla villa e mise il cavallo al passo quando fu presso la casa ed il giardino chiuso delle signore Leoni. Forse per la prima volta dopo anni ed anni egli guardava con qualche curiosità quella porta da tanto tempo non più varcata e gli parve di intravvedere una figura femminile in vesti chiare presso il cancelletto coperto di caprifoglio. Ma passò oltre meditando.

La vecchia signora Leoni era stata maternamente amica di sua moglie, morta tredici anni innanzi quando ancora la piccola Diana viveva in città coi genitori. Durante quegli anni la signora Leoni aveva perduto l’unico figlio e la nuora s’era ammalata d’una grave infermità mentale che la teneva rinchiusa in una casa di cura, mentre la fanciulla veniva mandata all’estero per i suoi studi e solo tornava per trascorrere colla nonna un breve periodo delle vacanze estive.

Ma poche settimane prima del suo ritorno definitivo, soffermandosi per una settimana in città presso una famiglia di conoscenti comuni, ella aveva incontrato Raffaele Ercolani, biondo allegro pieno di salute, e stretto con lui, per ricordo forse dei vecchi legami famigliari, una di quelle amicizie franche serene cordiali che sembrano molto frequenti in paesi nordici, ma che stentano ad