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DAME A SCEGLIERE.
— Dame a scegliere! — comandò il direttore di danze, mentre il gran ballo di fine d’anno di casa Langhirani volgeva al suo termine.
Le dame sorridenti, leggermente perplesse, si guardarono intorno, poi ognuna s’avviò incontro al proprio cavaliere già in precedenza prescelto. Soltanto Flora Bonamici, che aveva diciannove anni ed era al suo primo ballo, rimase sperduta fra le coppie senza saper dove dirigersi e già la sua faccia s’imporporava di timidezza e i suoi occhi luccicavano di smarrimento, fra la curiosità divertita delle sue compagne, quando un sorriso benigno ed uno sguardo incoraggiante le giunsero da un angolo del salone, dove alcuni giovani signori che non ballavano sostavano ad osservare ed a commentare.
Chi le aveva sorriso con dolcezza era il