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210 | l’amico intimo |
— Sì, quella sera. Dapprima Franco non voleva sentir parlare di matrimonio. Egli amava la sua libertà. Forse aveva pure qualche dolce amica, o per meglio dire una sola misteriosa amica che l’assorbiva molto. Poi, finalmente si decise e fece bene.
— Oh, benissimo, non c’è dubbio, — mormorò sogghignando Giuliana, e poichè suo marito sopraggiungeva, lo presentò a Massimo Landi e s’isolò nell’oscurità agitata dei suoi pensieri mentre la rappresentazione continuava.
— Dunque costui, l’amico intimo di Franco, non sapeva nulla della loro passata passione? O fingeva d’ignorarla per il perverso piacere di farla soffrire parlandole di lui? Egli certo continuava a frequentare Franco, conosceva la sua vita d’ogni giorno, sapeva quali erano i suoi rapporti con la giovine moglie, quella piccola Salviati con la quale ella non aveva voluto condividere il suo amore. Oh, ricordava bene l’irritazione angosciata di Franco quand’ella gli aveva imposto di scegliere tra la fidanzata e l’amante. Una delle due doveva essere sacrificata, perchè ella in amore non ammetteva che l’esclusività assoluta del possesso e contendere ad un uomo la sua legittima compagna le ripugnava e l’umiliava. Suo marito, di trent’anni più vecchio di lei, non poteva dar ombra a nessuno, ma la piccola Salviati, graziosa, fresca, non an-