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IL CUORE MALATO.
— Don Eusebio di Roccavarna giunge domani, — annunziò il marito della contessa Giacinta entrando nel salotto azzurro con un telegramma aperto in mano. E il suo volto era raggiante, poichè questo avvenimento ch’egli attendeva da otto anni, ossia dall’epoca del suo matrimonio, si compiva ora sbocciando nel suo intimo tutta una fioritura di magnifiche speranze ormai quasi spente.
Se don Eusebio, il ricchissimo zio del conte Alberto Corsi, si degnava finalmente d’abbandonare per qualche tempo la sua solitudine di misantropo orgoglioso accettando l’ospitalità del quasi rovinato nipote, ciò significava chiaramente che l’ira per le passate dissipazioni del giovine e per il matrimonio d’amore da lui contratto senza il suo consenso, cedeva nell’animo del vecchio ad una più pacata indulgenza, la quale lo av-