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Immagine dal testo cartaceo


LA VERNA


Victor Hugo (e spero di non citare il primo che capita) quando l’editore Daelli pubblicò la traduzione italiana dei Miserabili, scrisse una lettera che meriterebbe d’esser ristampata e riletta, poichè, scritta tanti anni sono, sembra cosa d’oggi. Ivi il grande poeta faceva un confronto lugubre tra la Francia e l’Italia, dal quale spigolo alcune frasi.

“La vostra Italia non è esente dal male come la nostra Francia.... Voi, come noi, avete pregiudizi, superstizioni, tirannie, fanatismi, leggi cieche in aiuto di costumi ignoranti. La quistione sociale è la stessa per voi, come per noi. Da voi si muore forse un po’ meno di fame e un po’ più di febbre; la vostra igiene sociale non è migliore della nostra.... Non avete forse indigenti? Guardate in basso. Non avete forse parassiti? Guardate in alto. Questa orribile bilancia i cui piatti, pauperismo e parassitismo, si equilibrano dolorosamente, non oscilla forse in faccia a voi, come in faccia a noi?”