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gatucolo qualunque, anche d’ordine. Quando si nominano e si pagano dei bibliotecari che non possono comprare una canzonetta da un soldo senza il permesso di una Commissione, l’ufficio loro si riduce a tenere i registri. Ora per questo basta un diurnista. Ma il Governo non ha riflettuto che le biblioteche, tutte, le hanno fatte i bibliotecari sul serio, e non gli impiegati che sanno tenere bene i conti ed hanno una bella calligrafia.

I regolamenti, altra invenzione prelibata per semplificare le cose, i regolamenti vogliono ora che per diventare bibliotecario si sia stato prima vice-bibliotecario: al qual posto non si può aspirare se non si è prima stato assistente di primo grado, e così giù fino agli assistenti di quarto grado, ai distributori e magari all’usciere. Si sa che questi regolamenti li hanno fatti quelli cui tornava conto, ma lasciamo andare. Resta che la carriera è chiusa a chi non percorra grado a grado tutta la scala. Se tornasse al mondo Lodovico Muratori, dovrebbe cominciare la sua carriera da fantaccino, anzi forse non la potrebbe nemmeno cominciare perchè non aveva sostenuto l’esame di licenza liceale. Io conosco un signore, signore per sua fortuna, che è riputato per uno dei primi, il primo forse dei nostri bibliografi. Egli mise alla posizione il povero Panizzi che era pur qualche cosa, egli è domandato di consigli da tutti i bibliografi d’Italia e di fuori, a lui ricorrono tutti quelli che hanno bisogno di sapere quello che nessun bibliotecario nostro s’è sognato mai di sapere. È un signore, beato lui, e fa il biblio-