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436 | Brani di vita |
bene che si troveranno anche i giornali di manica larga che loderanno senza aver letto, ma so bene che la coscienza ripugna a lodare quel che appare brutto e sbagliato.
Giacomo Leopardi è troppo grande poeta e troppo in alto perchè questa bambinata possa mai scemargli una dramma della nostra ammirazione. Non guastano il grand’uomo gli schizzi di meconio che la balia gli trovò nelle fasce; noi lo rispettiamo e lo amiamo lo stesso. Altrettanto però non possiamo certo fare pei nipoti dei grandi che fanno tanto fracasso per tali piccinerie. Il nonno può avere inventato la pila, lo riconosciamo; ma non riconosceremmo così che il nipote possa aver inventato la polvere.
Io mi doleva già che il Ranieri, se ha delle cose inedite del Leopardi, non le pubblicasse, ma dopo questa profanazione, direi quasi che fa bene.
Ma no. È impossibile che il Leopardi abbia lasciato al Ranieri di questa povera roba. Ah, l’amico incomparabile del povero Giacomo dovrebbe parare questo colpo tirato alla fama dell’amico dandoci qualche cosa di meglio!
Egli dovrebbe davvero riparare alla profanazione volgare e piccina mostrandoci tutto il Leopardi della maturità, il Leopardi che conosciamo ed ammiriamo. Dica egli almeno, che può dirlo se il povero infelice non avrebbe protestato altamente contro questa improntitudine scempiata che lo mette alla berlina come scolaretto plagiario.
Rispetto il giudizio degli altri, ma quanto a me lo dico chiaro e tondo: è una vergogna!