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410 Brani di vita


    di esecuzione e di figura, ma fummo legati tutti in un fascio e giudicati a catafascio senza una sentenza che legittimasse l’abbinamento delle cause e giustiziati senza facoltà di prove.
         Parrà strano, ma è vero.
         Per l’intervento del Presidente, in Corte d’appello la lite fu transatta così: 1.º Che si rilasciasse un ampio certificato e brevetto di onestà e disinteresse al Querelante. 2.º Che gli si pagassero alcune migliaia di lire per le spese. Il che fu fatto con gioia e fummo liberi finalmente da un litigio ripugnante e già pregiudicato per la negata facoltà delle prove. I quattordici versi del sonetto mi costarono circa dugento cinquanta lire l’uno, ma le pagai volentieri e certificai tutto quel che si volle perchè, con quel laccio alla gola, mi pareva di aver perso fino la libertà di sputare dove mi talenta.
         Avverto che queste polemiche furono a suo tempo stampate, messe in vendita e vendute senza molestia.
         Dolus malus abesto et Jurisconsultus.