Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Per un sonetto | 377 |
vos, sed Ipsum rogo, sine cuius nutu nec folium arboris credo defluere” e vuole che i preti possano accusare i Vescovi e grida “Si Is qui iudicat omnia non dedignatur a servis argui, tu servus utique cum conservo in judicium venire fastidis?” Ma il celebratore del suo centenario non lo lesse dunque che in judicium venire fastidit? E non lesse gli inni dove è pur detto
Episcopi, attendite, |
E quali esempi? Eccone uno che egli loda in S. Gregorio Papa:
Tu largas opum copias, |
Non credo che questi inni, barbarici ma instruttivi del rigido autore degli opuscoli “De patientia: De fraenanda ira: Contra Philargyriam et munerum cupiditatem” fossero cantati nel centenario, quando a Mons. Cantagalli si offrivano ed egli accettava doni non senza valore.
Sarebbe ridicolo il procedere in queste citazioni da predicatore. Voglio solo ricordare un fatto che