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322 | Brani di vita |
sato non resta più traccia da alcuni secoli. Da lungo tempo le due città, un giorno rivali, vivono in comunanza fraterna di affetti e di intenti. Chi volesse oggi ridestare quegli antichi odi municipali, non sarebbe capito o farebbe ridere.
Eppure, a miglior consacrazione di questa fratellanza, mi piacerebbe che una memoria alla Fossalta ricordasse al viandante l’orrore dell’antica discordia nata dalle lotte tra la Chiesa e l’Impero, e la saldezza della concordia presente, nata dagli sforzi comuni per conseguire l’unità della patria. Perchè sul margine del triste torrente, in co’ del ponte, non potrebbe sorgere una pietra che ricordasse la storia e celebrasse la concordia? Vedano le due provincie e i due comuni; veggano soprattutto i Consolati del Touring Club Italiano se a loro non paia di prendere l’iniziativa.1
Una lapide che dica la verità, tra tante che dicono la bugia, non starebbe male.
- ↑ Il ricordo sarà eretto.